Il Fantasma Dell' Opera by Leroux Gaston

Il Fantasma Dell' Opera by Leroux Gaston

autore:Leroux Gaston
La lingua: ita
Format: epub
editore: eBookLove
pubblicato: 2012-10-01T16:00:00+00:00


14.

UN COLPO MAGISTRALE DEL SIGNORE DELLE BOTOLE.

Raoul e Christine correvano e correvano. Adesso fuggivano lontano dai tetti dove avevano visto risplendere gli occhi di brace che era possibile distinguere solo nel buio piú profondo. Si arrestarono soltanto quando raggiunsero l'ottavo piano, discendendo verso il pianterreno. Quella sera non c'era spettacolo e i corridoi dell'Opera erano deserti. All'improvviso una sagoma bizzarra si drizzó davanti ai due giovani, sbarrando loro la strada:

“No, andate per di lá!” e lo sconosciuto indicó un altro corridoio dal quale avrebbero raggiunto le quinte.

Raoul voleva fermarsi, chiedere spiegazioni.

“Andate, andate, presto!” comandó quella forma vaga nascosta sotto una specie di ampia cappa e con uno strano berretto appuntito in testa.

E giá Christine trascinava via Raoul e lo costringeva a correre ancora.

“Ma chi é, chi é quel tipo?” domandó stupito il visconte; e Christine rispose, affannata per la corsa:

E' "il Persiano"!”

“Che cosa ci fa qui?”

“Nessuno lo sa! E' sempre in giro per l'Opera!”

“Quello che mi obbligate a fare non é dignitoso, Christine!” disse Raoul, agitato. “Mi costringete a fuggire, ed é la prima volta in vita mia!”

“Bah!” rispose la ragazza che cominciava a ritrovare la calma. “Credo proprio che siamo fuggiti davanti a ombre create dalla nostra fantasia!”

“Se davvero era Erik, avrei dovuto inchiodarlo alla lira di bronzo, come si fa con le civette ai muri delle nostre fattorie in Bretagna; e non si sarebbe piú parlato di questa storia!”

“Mio caro Raoul, avreste prima dovuto arrampicarvi fino alla lira di Apollo, e non é un'impresa facile!”

“Gli occhi di brace ci sono ben riusciti!”

“Ed eccovi, come me, pronto a vederlo dappertutto! Ma se ci riflettete bene sopra, puó darsi che arriviate a una conclusione meno fantastica: quelli che ci sono sembrati occhi ardenti forse non erano altro che la luce d'oro di due stelle che osservano la cittá attraverso le corde della lira!”

Christine scese ancora di un piano. Raoul la seguí pensieroso, poi disse:

“Poiché sembrate decisa a fuggire davvero, Christine, insisto che é meglio farlo subito! Perché aspettare fino a domani? Forse lui ha udito i nostri discorsi, questa sera!”

“Ma no, ma no! Vi ripeto che sta lavorando al suo "Don Giovanni trionfante"; non ha tempo di preoccuparsi di noi!”

“Ne siete cosí poco sicura che continuate a guardarvi alle spalle!”

“Andiamo nel mio camerino”.

“Diamoci piuttosto appuntamento fuori dell'Opera!”

“Questo mai! Non prima del momento della fuga. Ci porterebbe sfortuna se non mantenessi la parola: gli ho promesso di non vedervi fuori di questo edificio”.

“E' una fortuna per me che vi abbia concesso almeno questo! Sapete” aggiunse con amarezza Raoul, “siete stata molto audace a permettere questo gioco di corteggiamenti!”

“Ma mio caro, lui ne é al corrente! Mi ha detto: 'Ho fiducia in voi, Christine. Il signor Raoul di Chagny é innamorato di voi e deve partire fra pochi giorni. Prima che parta voglio che sia infelice quanto me!”.

“E cosa significa questo discorso, se non vi dispiace?”

“Sono io che dovrei chiedervelo, amico mio. Si é dunque infelici quando si ama?”

“Sí, Christine, quando si ama e non si é sicuri di essere contraccambiati!”

“E' per



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